Grazie ai supermercati Alì in arrivo nuove strumentazioni per l’Hospice pediatrico
Una donazione di 815 euro, frutto della solidarietà dei collaboratori della sede direzionale di Padova del gruppo supermercati Alì durante la lotteria interna, organizzata durante lo scorso Natale 2023.
L’assegno è stato donato questa mattina – 30 gennaio 2024 – nella sede dell’Hospice pediatrico di Padova da Matteo Canella, direttore Affari generali del Gruppo Alì. A ricevere la donazione Giuseppe Zaccaria, presidente dell’associazione La Miglior Vita Possibile e Franca Benini, direttrice dell’Hospice pediatrico.
La somma di denaro sarà utilizzata per acquistare delle nuove strumentazioni per aiutare le giovani e i giovani pazienti durante la loro assistenza domiciliare. Nello specifico, saranno comprate due pompe enterali e dieci saturimetri.
“Siamo molto grati ad Alì per questa donazione, che, privilegiando l’aiuto all’assistenza domiciliare dei piccoli pazienti, si muove nella stessa direzione dell’Hospice Pediatrico, direzione perseguita anche dall’associazione La Miglior Vita Possibile, negli ultimi anni – spiega Giuseppe Zaccaria – Ci auguriamo che questo sia un primo segno di vicinanza all’Associazione stessa”.
“Siamo felici di poter tradurre in un ausilio concreto il contributo raccolto attraverso la nostra consueta lotteria natalizia – aggiunge Matteo Canella – Ci teniamo tantissimo ad esprimere la nostra vicinanza a tutti i bambini e i ragazzi seguiti dall’Hospice Pediatrico di Padova e alle loro famiglie, perché anche la nostra mission, come quella dell’Hospice e dell’associazione La Miglior vita possibile, è quella di migliorare la vita, prendendoci cura delle persone”.
“Siamo felici – spiega Franca Benini – dell’attenzione da parte delle aziende private nei confronti di un’importante istanza morale e sociale quale è l’assistenza alle bambine e ai bambini colpiti da malattie non ancora guaribili”. L’attenzione su questi temi deve rimanere elevata: il numero di giovani che richiedono questo genere di cura sta aumentando e ci deve essere lo sforzo di tutti e tutte per aumentare la qualità e la quantità delle cure a loro riservate.
