
Una riflessione a margine della Giornata nazionale del Sollievo. Alleviare la sofferenza delle persone inguaribili deve diventare una priorità per tutti noi.
Un articolo di Ruggiero Corcella
La salute o è globale o non lo è. In mezzo alle macerie della Seconda guerra Mondiale, lo hanno capito bene i visionari Capi di Stato che a New York nel luglio del 1946 hanno firmato il trattato istitutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS; in inglese World Health Organization, WHO; in francese Organisation mondiale de la Santé, OMS), il «ministero della Salute» globale.
Il valore dell’Organizzazione mondiale della sanità
Ma è trascorso mezzo secolo, prima che il gruppo fondatore dei 22 Paesi firmatari si allargasse via via fino a ricomprendere gli attuali 193 Stati membri.
L’obiettivo dell’OMS, così come precisato nella relativa costituzione, è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella medesima costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità.
One Health
Nel 2023, l’Oms ha lanciato il concetto di «One Health» definito come un approccio integrato e unificante che mira a equilibrare e ottimizzare in modo sostenibile la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi.
È ciò di cui l’umanità e il nostro pianeta hanno bisogno, per trovare una via d’uscita ad una crisi che sembra irreversibile. Certo, ogni tanto qualche Paese membro dimentica l’importanza fondamentale della salute globale e minaccia di allontanarsi dall’Organizzazione o lo fa, come sta succedendo per gli Stati Uniti spinti da rigurgiti nazionalisti e ideologie.
Il Gruppo di Lavoro sulle Cure Palliative dell’Oms
Ma pensare e vivere tutti insieme la salute, ormai non è più una scelta: è una necessità. Anche nel campo delle cure palliative. In questa direzione va la nuova iniziativa digitale del Gruppo di Lavoro sulle Cure Palliative dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).Il Gruppo ha introdotto il Modello ECHO per migliorare la collaborazione globale in ambito di cure palliative. Lanciato ufficialmente il 5 marzo 2025, questo programma faciliterà lo scambio di conoscenze e promuoverà le migliori pratiche per l’integrazione delle cure palliative nei sistemi sanitari di tutto il mondo.
Il modello ECHO
Il modello ECHO (Extension for Community Healthcare Outcomes) collega gli operatori sanitari di tutto il mondo in comunità di pratica virtuali per supportare l’implementazione contestualizzata delle migliori pratiche assistenziali attraverso il mentoring e la pratica guidata. Utilizzando la piattaforma di gestione dell’apprendimento online di Project ECHO, iECHO.org
«I leader globali hanno lavorato duramente per costruire strumenti e quadri per integrare le cure palliative nei sistemi sanitari – sottolinea il dottor Mark Stoltenberg , Divisione di Cure Palliative e Geriatria del Massachusetts General Hospital ; istruttore clinico, Harvard Medical School -. Tuttavia, nella mia esperienza, spesso esiste un divario significativo tra queste risorse e i leader nazionali e regionali che ne hanno bisogno. Questo programma innovativo contribuirà a colmare questo divario e a mettere in contatto i leader di tutto il mondo con le risorse e le competenze necessarie per realizzare il mandato dell’Assemblea Mondiale della Sanità del 2014, che prevedeva di garantire a tutti l’accesso universale alle cure palliative».
In che cosa consiste: formazione e strumenti per rafforzare i sistemi sanitari
Questo programma include una serie di sessioni online mensili incentrate sullo sviluppo di materiali di formazione, strumenti e risorse di valutazione per rafforzare i sistemi sanitari nelle cure palliative. Grazie all’innovazione digitale, questo programma offre un forum per la collaborazione internazionale, eliminando al contempo la necessità di viaggiare per completare questo importante lavoro.
Il programma esplorerà le sfide nella formulazione delle politiche, nella formazione del personale, nella sostenibilità dei programmi, nei quadri giuridici e nei farmaci essenziali. Il programma ECHO si baserà su esempi di casi specifici per paese per presentare iniziative nazionali e regionali in cui le cure palliative sono state implementate efficacemente. L’obiettivo è quello di sviluppare una rete globale di condivisione delle conoscenze incentrata su strumenti di valutazione, politiche e finanziamenti sanitari, quadri giuridici, formazione e accesso a farmaci e servizi essenziali.
Team dedicato
Il programma ECHO di Cure Palliative dell’OMS è reso possibile grazie al supporto del Progetto ECHO dell’Health Science Center dell’Università del New Mexico, un centro collaboratore dell’OMS che fornisce un supporto essenziale nel coordinamento del programma, nelle competenze tecniche e nella facilitazione della condivisione delle conoscenze.
Un team dedicato del Progetto ECHO supporta l’implementazione del programma, tra cui Clayton Richards, Chris Piromalli e Mark Stoltenberg.
Il lancio dell’iniziativa ECHO per le Cure Palliative dell’OMS segna una pietra miliare significativa nella collaborazione sanitaria globale. Promuovendo lo scambio di conoscenze digitali, il rafforzamento delle capacità e l’integrazione delle cure palliative, questa iniziativa mira a trasformare l’accessibilità e la sostenibilità delle cure palliative in tutto il mondo.